Romanzo collettivo di Piero Fabbri, Giovanni Fracasso, Teresa Fusco, Serena Macagni, Fosca Medizza, Paolo Monterotti e chinalski (e degli altri autori che vorranno partecipare alla scrittura), con le revisioni di Michele.
Per festeggiare degnamente il decennale della Parolata lanciamo la scrittura di un nuovo romanzo collettivo: Giovedì briscola.
Il romanzo racconta le vicende di un gruppo di persone. Il nucleo centrale sono i cinque personaggi che vengono presentati nel primo capitolo, ma a questi se ne aggiungeranno altri durante la narrazione, qualcuno imposto dalle regole, altri introdotti dagli autori. Lo scopo è creare un libro dove ogni autore scrive un certo numero di capitoli, a partire da alcune indicazioni fornite, senza lesinare con gli avvenimenti, i sentimenti, i colpi di scena.
Sapete quale è il sogno del curatore della Parolata? Che ogni capitolo fosse scritto da un autore diverso.
Buon divertimento a chi scriverà e a chi leggerà.
È stato pubblicato il capitolo diciassette scritto da chinalski.
Personaggi principali
Conte Alfio Emanuele Maria de Felicis.
Nobile, ricco e nullafacente.
Nato nel 1946.
Luigi Brienza.
Senza fissa occupazione e dimora.
Nato nel 1960.
Ernesto Pensa.
Proprietario di negozio di stampe.
Nato nel 1947, morto nell 2008.
Adele Pensa.
Figlia di Ernesto Pensa.
Nata nel 1987.
Aristide Bacci, detto Melchit.
Viaggiatore, scrittore, fondatore di una religione.
Nato nel 1955.
Capitoli, argomenti e vincoli
Capitolo | Vincoli |
Scritto da chinalski. |
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Argomento. Il conte e Ernesto Pensa in gioventù (1971-1975) sono stati innamorati della medesima donna, Geraldine. In questo capitolo si parla dei primi anni (1971-1973). |
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Argomento. Infanzia dei fratelli Giuseppe, Luigi, Donato, Maria e Antonia Brienza in campagna ad Avigliano (Potenza). |
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Argomento. Seconda parte del rapporto tra il conte, Pensa e Geraldine (1973-1975). |
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Argomento. Storia dei genitori di Aristide e sua nascita a Berlino nel 1955. |
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Argomento. Geraldine nel 1975 si suicida. |
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Argomento. Giuseppe Brienza si fidanza con Assunta. |
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Argomento. Ernesto Pensa si trasferisce in Colombia dove resterà fino al 1986. |
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Argomento. Aristide nel 1981 ha un incidente, entra in coma e quando guarisce, due mesi dopo, crede di essere stato rapito dagli extraterrestri e portato sul loro pianeta per 3 anni. Assume il nome di Melchit. |
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Argomento. Luigi Brienza è amante della moglie di Gino Berardi e uccide quest'ultimo. Viene accusato e incarcerato Giuseppe, il fratello maggiore. Luigi si fidanza con Assunta, la fidanzata di Giuseppe. |
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Argomento. Il conte nel 1976 eredita una grossa somma. |
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Argomento. Melchit fonda una religione (1985) per accogliere gli extraterrestri sulla Terra. |
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Argomento. Ritorno di Pensa a Torino (1986). Nascita dei figli Adele (1987) e Gerardo (1991). |
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Argomento. Luigi Brienza è cameriere del conte dal 1985 al 1999. Per tutto quel periodo il conte è stato impegnato in un'impresa assurda in giro per il mondo in cui ha coinvolto anche il cameriere. |
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Argomento. Nel 1992 Melchit incontra il conte e Brienza in Nuova Zelanda. |
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Argomento. Episodio importante della gioventù del conte. |
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Diciassette | Argomento. Luigi Brienza ricatta Pensa. |
Diciotto |
Argomento. Adele, figlia di Ernesto Pensa. Adele ritiene suo padre la persona più noiosa e con la vita più inutile che abbia mai conosciuto. |
Diciannove |
Argomento. Prima volta che il conte convoca Brienza, Melchit e Pensa un giovedì sera per giocare a briscola (2004). Da allora tutti i giovedì si sono trovati a casa del conte per giocare a briscola. |
Venti |
Argomento. Alla fine dell'estate 2008 Ernesto Pensa viene ucciso in un agguato sotto casa. |
Ventuno |
Argomento. Dopo la partita descritta nell'introduzione. |
Scrittura del romanzo
Chi vorrà partecipare alla scrittura dovrà comunicarlo alla redazione della Parolata; la scrittura dei capitoli sarà sequenziale, però l'autore potrà dichiarare quale sarà il capitolo che vorrebbe scrivere. Ogni autore, giunto il suo turno, avrà tempo una o due settimane per produrre il proprio capitolo, nel frattempo il romanzo rimane congelato. Quando il nuovo capitolo verrà pubblicato un nuovo autore lavorerà al capitolo successivo. Quando il romanzo sarà avviato potremo decidere di aggiungere ulteriori capitoli per approfondire le nuove situazioni o variare i capitoli successivi già presenti.
Ogni capitolo del libro avrà alcune imposizioni: innanzitutto per l'argomento da sviluppare, per l'utilizzo di alcune parole, frasi eccetera. Ovviamente le imposizioni dovranno essere il più possibile inserite all'interno del capitolo dall'autore, non evidenziando così la loro natura di imposizione. Le parole vincolanti potranno essere usate al singolare o al plurale o in qualche loro forma derivata.
Infine è richiesto agli autori che vorranno cimentarsi l'utilizzo di tutta la fantasia che hanno a disposizione, a patto di scrivere cose coerenti con il resto del romanzo (per facilitare il lavoro, nella tabella dei capitoli sono riportate le principali relazioni di ogni capitolo con gli altri).
A differenza degli altri romanzi a più autori della Parolata è previsto che al termine si realizzi una buona revisione del tutto, anche a costo di cambiare delle parti, in modo da renderlo il più possibile un romanzo godibile e senza troppe incoerenze. L'idea è che rimanga poi pubblicato sul sito della Parolata, con l'indicazione degli autori dei singoli capitoli, a meno che qualcuno abbia idee migliori.
Raccomandazioni per gli autori
Chi desidera scrivere un capitolo deve segnalarlo preventivamente alla redazione della Parolata.
Il capitolo dovrà essere scritto in formato word e lungo indicativamente non più di 5 pagine.
I dialoghi dovranno essere introdotti da un "-" seguito dalla maiuscola, se si ritorna alla voce narrante sarà inserito un nuovo "-" preceduto dalla virgola o, se necessario nel discorso, dal punto esclamativo o interrogativo. La voce narrante dopo il trattino avrà la lettera minuscola. Le parole del discorso diretto di un personaggio dovranno essere riportate senza "a capo", il "punto a capo" segnalerà invece il termine del discorso del personaggio.
Tutti i capitoli dovranno essere scritti in terza persona, al passato remoto, raccontati da un narratore onniscente che occasionalmente può rivolgersi al lettore. Il tempo presente è usato nell'introduzione e nelle vicende successive.
A parte il tempo della narrazione, potete trovare un esempio dello stile di narrazione che vorremmo mantenere all'interno del primo capitolo, a cui vi chiedo di fare riferimento.
Infine poche raccomandazioni. La prima è di fare attenzione a non aprire troppi fronti su eventi, colpi di scena possibili, nuovi personaggi che poi non sarebbe possibile trattare adeguatamente (lo so, capiterà, ma cerchiamo di non eccedere). La seconda è di cercare di mantenere la scrittura del romanzo uniforme: pur ognuno con le proprie caratteristiche di scrittore, sarebbe bello cercare di avere comunque continuità nello stile. La terza è invece relativo ai personaggi: cerchiamo di costruirli credibili e di fare in modo che ognuno abbia la propria "voce" (sia come modo di parlare che di agire), ereditata dai capitoli precedenti, riconoscibile dagli altri personaggi e unica.
Ultimo aggiornamento: 30 dicembre 2009.