Ecco a voi una raccolta di modi di dire che coinvolgono luoghi.
L'ideatore della rubrica è l'ottimo Mauro Cociglio.
Andare a Canossa
Significa riconoscere i propri errori, sottomettersi, umiliarsi e simili.
Deriva dall'episodio in cui l'imperatore tedesco Enrico IV nel 1077 si recò al castello di Canossa, a poca distanza da Reggio Emilia, per sottomettersi al papa Gregorio VII temporaneamente ospite di Matilde, contessa di Toscana. In conseguenza di tale umiliazione il papa revocò la scomunica all'imperatore.
Andare a Roma e non vedere il papa
(figurato) Tralasciare di portare a compimento un'azione nel momento stesso in cui ciò era più vicino a realizzarsi.
Arrivano i pisani... che ti chiudono gli occhi
Si dice ai bambini quando stanno per addormentarsi (forse per l'assonanza fra Pisa e pisolo o per la supposta aria pesante di Pisa).
Jago_39 ci scrive --- Il detto "arrivano i pisani" viene riferito ad una persona che si sta addormentando in quanto, quando l'esercito pisano attaccava la città di Lucca, lo faceva di notte sfruttando l'effetto sorpresa dovuto al buio e il monte di S.Giuliano (citato nella Divina Commedia I° canto) che divide le due città. Le sentinelle lucchesi venivano sorprese nel sonno e davano l'allarme gridando "arrivano i pisani". ---
Avere la luna, avere la luna di traverso, andare a lune
Sono detti derivati dalla credenza astrologica che le fasi della luna avessero delle influenze sull'umore e sullo stato psichico delle persone.
Significa essere di malumore, eccessivamente irritabili e propensi al litigio.
Casalinga di Voghera
È un modo di dire utilizzato in campo giornalistico per indicare la grande maggioranza della popolazione italiana di estrazione piccolo borghese, con basso livello di istruzione e che ha come unico mezzo di informazione la televisione. Lo scrittore Alberto Arbasino ha rivendicato la paternità della locuzione.
Cavallo di Troia
Enorme cavallo di legno utilizzato dai greci per penetrare nella città di Troia e terminarne l'assedio, come narrato da Virgilio nell'Eneide.
(figurato) Inganno, tranello, macchinazione.
(informatica) In inglese trojan. Virus nascosto all'interno di un programma, che penetra attraverso di esso nella memoria del computer.
Ce n'è un altro a Lucca
Si usa per indicare una cosa impossibile, e non ne è nota l'origine.
Chi vuol vedere Pisa, vada a Genova
Deriva dalla battaglia della Meloria, con riferimento al gran numero di prigionieri pisani trascinati a Genova.
Darsi agli ozi di Capua
Fare una vita oziosa e piena di piaceri.
Dopo la battaglia di Canne (216 a.C.), la città di Capua fu rifugio di Annibale e del suo esercito per alcuni mesi. Sembra che a motivo di questo prolungato ozio i romani riuscirono successivamente a riconquistare la città campana nel 211 dopo un lungo assedio.
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur
Tradotta letteralmente significa mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata.
La frase è riportata da Tito Livio ed è relativa alla richiesta di aiuto fatta da Sagunto, città romana in Spagna, alla capitale Roma. A Roma si discusse molto se inviare rinforzi fino a che i cartaginesi di Annibale conquistarono e distrussero la città assediata.
Si dice relativamente a una situazione in cui, di fronte a un problema da affrontare con decisione e velocità, si perde tempo a discutere piuttosto che ad affrontarlo.
È come l'oro di Bologna che si fa nero per vergogna
Si dice di qualcosa di falso. Sembra derivare da un artigiano bolognese, tale Francesco Raibolini, che realizzava oggetti in argento ricoperti d'oro. Mentre tale tecnica inizialmente era dichiarata, dei falsari successivamente la utilizzarono per vendere oggetti d'argento come fossero d'oro. Se tale lavoro non è fatto a regola d'arte l'argento col tempo diventa nero, scoprendo così l'inganno. Da tale motivazione deriva anche la parola 'sbolognare', già presente nei nostri archivi.
Far come i ladri di Pisa
Sembra che i ladri di Pisa il giorno litigavano e la notte andavano a rubare insieme.
Farne più di Carlo in Francia
Letteralmente significa combinare pìu cose di quante battaglie Carlo Magno ha combinato in Francia, quindi combinarne di tutti i colori, fare tante cose strane.
Folgorato sulla via di Damasco
Il detto deriva dal brano degli Atti degli apostoli che narra di quando Saulo, cioè san Paolo, durante un trasferimento verso Damasco, vede una forte luce e ode una voce divina. Da quel momento san Paolo cambia completamente vita e da persecutore dei seguaci di Cristo diventa il maggiore esponente del cristianesimo.
Significa cambiare improvvisamente atteggiamento verso un argomento, spesso senza una ragione evidente, oppure, in modo scherzoso, avere un'idea improvvisa e inaspettata.
Meglio primo in un villaggio (della Gallia) che secondo a Roma.
Il detto è attribuito a Giulio Cesare da Plutarco (Vita di Cesare), e sarebbe stato pronunciato durante una campagna.
La versione latina del detto è: malo hic esse primus quam Romae secundus.
Meglio un morto in casa che un pisano sull'uscio
Detto d'origine evidentemente non pisana. I pisani rispondono: "che Dio t'accontenti".
Aggiunge Papolino:
--- Se mi è concessa una chiosa, il detto "meglio un morto in casa che un pisano all'uscio" ha il suo analogo in "... che un marchigiano sulla porta": pare che sotto il dominio dello Stato pontificio fosse assegnato ai marchigiani l'incarico di gabelliere, donde il senso di "Dio ce ne scampi". ---
Menar l'orso a Modena
Nel 1451 il duca di Modena Borso concesse il diritto di pascolo su alcune proprie terre alle popolazioni garfagnine. In cambio del diritto di pascolo il duca impose un tributo annuale che consisteva nela cattura di un orso vivo da condurre a Modena, dove sarebbe servito da preda alle battute di caccia inscenate per i divertimenti di corte durante la festa di Natale.
Il detto ad oggi significa quindi: fare una cosa rischiosa, molto faticosa e quasi impossibile.
Monta qui tu vedrai Pisa
Si dice per far salire un bambino su un muro, su una seggiola o simili.
Passare il Rubicone
Significa prendere una decisione irrevocabile.
Deriva dall'episodio in cui nel 49 Cesare, al rientro dalla guerra in Gallia e al termine del suo mandato, passò il Rubicone con l'esercito contravvenendo alle leggi di Silla, dirigendosi poi a Roma per occuparla. In quella occasione Cesare pronunciò la celebre frase "Alea jacta est", cioè il dado è tratto.
Pisa pesa per chi posa
Gioco di parole (come anche il Papa pesa il pepe a Pisa) che forse ha qualcosa a che vedere con l'aria pisana, ritenuta pesante.
Pisa vituperio delle genti
Verso dantesco (Inferno, XXXIII) che a Pisa hanno modificato in "Pisa, vita e imperio delle genti".
Pittima veneziana
Era una persona incaricata dai creditori per seguire costantemente i debitori per rammentare loro che dovevano saldare il debito contratto e per imbarazzarli pubblicamente.
Si trattava di un'usanza presente a Venezia e Genova
Per estensione la pittima è la persona avara.
Portare coccodrilli in Egitto
Fare una cosa inutile.
Portare nottole ad Atene
Fare una cosa inutile, poichè ad Atene ci sono proverbialmente molte nottole.
Il proverbio dice: Non portar nottole ad Atene; infatti sarebbe ridicolo chi ne portasse dove ce n'è tante (Luciano di Samosata).
Portare vasi a Samo
Portare acqua in Arno
Fare una cosa inutile.
Prendere Roma per toma
Significa fraintendere completamente qualcosa: prendere fischi per fiaschi.
Promettere Roma e toma
Significa promettere grandi cose, promettere mari e monti.
Rimandare una cosa alle calende greche
Significa rimandare una cosa a una data lontana e non precisata, forse all'infinito.
L'espressione è attribuita all'imperatore romano Augusto, il quale, secondo Svetonio, la utilizzava quando voleva fare riferimento a persone che promettono e non mantengono.
Le calende, nel calendario romano, corrispondevano al primo giorno di ogni mese, ed era uso in tale giorno regolare i debiti e i prestiti, il calendario greco invece non aveva calende. Con questa espressione, quindi, Augusto si riferiva a un momento che non sarebbe mai arrivato.
L'equivalente in tedesco è la frase "Zu dem juden Weihnachten", cioè "al Natale ebreo".
Rivedersi a Filippi
Rivedersi in un'altra occasione in cui avverrà un confronto, una gara. Vendicarsi.
Saltar (o passar) da Arno in Bacchiglione
Significa cambiare continuamente attività.
Il detto deriva dalla Divina Commedia, Inferno, canto XV:
colui potei che dal servo de' servi
fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione,
dove lasciò li mal protesi nervi.
Si tratta di Andrea De' Mozzi, vescovo di Firenze, che fu trasferito nel 1295 dal Papa Bonifacio VIII (il servo de' servi) da Firenze a Vicenza in conseguenza delle proprie tendenze sodomitiche.
Scilla e Cariddi
Trovarsi tra Scilla e Cariddi significa essere minacciato da gravi pericoli e non sapere che decisione prendere per uscirne.
Scilla e Cariddi sono due scogli che si trovano in una zona di mare di difficile navigazione nello stretto di Messina. Per questo motivo gli antichi credevano che su Scilla ci fosse un mostro urlante con dodici piedi e sei bocche, e dirimpetto, su Cariddi, ci fosse un mostro che inghiottiva tre volte al giorno il mare. Spesso i naviganti, per evitare uno dei due scogli, finivano contro l'altro
Scoprire l'America
Significa scoprire una cosa già nota a tutti, un po' come inventare l'acqua calda.
Sindrome di Stoccolma
Con questo termine viene indicato il meccanismo di difesa posto in essere da ostaggi che finiscono per identificarsi con l'aggressore, cioé con colui che infligge l'angoscia ma che, al contempo, detiene il potere di dare sollievo emozionale all'ostaggio.
Il termine Sindrome di Stoccolma deriva da un fatto realmente accaduto a 4 impiegati tenuti in ostaggio in una banca di Stoccolma per sei giorni. Costoro una volta liberati persistettero in una sorta di fedeltà verso il bandito che durante la prigionia li minacciava di morte. In realtà sembra che avessero più paura della polizia che, durante l'esperienza, veniva percepita come cattiva e ostile.
Soccorso di Pisa
È un aiuto che arriva troppo tardi e che quindi è inutile.
Il detto fa riferimento alla prima crociata, peraltro vittoriosa, e relativa presa di Gerusalemme. I Genovesi fecero gran parte del lavoro: i pisani, invece, trattenuti da venti contrari, arrivarono solo quando era ormai tutto finito.
Torto (storto) come la strada di Prata
Prata è un comune di Massa Marittima, Provincia di Grosseto, e il detto che sta indicare un persona male in arnese, molto nervosa oppure contorta nel parlare.
Trovarsi tra Scilla e Cariddi
Essere minacciato da gravi pericoli e non sapere che decisione prendere per uscirne.
Scilla e Cariddi sono due scogli che si trovano in una zona di mare di difficile navigazione nello stretto di Messina. Per questo motivo gli antichi credevano che su Scilla ci fosse un mostro urlante con dodici piedi e sei bocche, e dirimpetto, su Cariddi, ci fosse un mostro che inghiottiva tre volte al giorno il mare. Spesso i naviganti, per evitare uno dei due scogli, finivano contro l'altro.
Van a Bagg a sonà l'orghen
"Van a Bagg a sonà l'orghen", è un modo milanese per mandare qualcuno a quel paese, poichè la vecchia chiesa del sobborgo di Baggio era così povera che non poteva permettersi un organo vero, perciò ne era stato dipinto uno sulla parete.
Ultimo aggiornamento: 8 dicembre 2015.