Ecco a voi una raccolta di modi di dire che coinvolgono animali.
Acciuga
Stare stretti come acciughe
Stare molto pigiati in un luogo.
Avere il cervello come le acciughe
Essere scemi o sventati.
Allodola
Specchietto per allodole
Richiamo utilizzato per attirare l'attenzione in modo ingannevole con lusinghe e prospettive allettanti per poi truffare il malcapitato.
Il detto nasce dal fatto che anticamente le allodole erano attirate tramite specchi riflettenti verso le reti e poi catturate.
Anguilla
Tenere, prendere l'anguilla per la coda
Sapersi destreggiare in una situazione complicata.
Aquila
Avere occhi, sguardo d'aquila
(figurato) Avere una vista acutissima.
Essere un'aquila
(figurato) Avere un'intelligenza eccezionale.
Asino
Lavorare come un asino
Lavorare duramente.
Fare l'asino di casa
Sobbarcarsi il lavoro proprio e l'altrui.
Qui casca l'asino
Qui è la difficoltà.
Credere che l'asino voli
Credere le cose più inverosimili.
Fare l'asino
Fare il cascamorto.
Legare l'asino dove vuole il padrone
Obbedire docilmente, per quieto vivere, a chi comanda.
Essere, fare come l'asino di Buridano
Ridursi all'inazione per irresolutezza, come l'asino del noto apologo attribuito al filosofo medievale Buridano, che morì di fame davanti a due mucchi di fieno uguali e ugualmente distanti.
Asino risalito
Ignorante divenuto ricco.
Lavare la testa all'asino
Fare una cosa inutile.
Calcio dell'asino
Disprezzo o ingratitudine verso chi, prima potente e rispettato, è caduto in basso.
Essere un asino vestito e calzato
Significa essere ignorante o stupido.
Basilisco
Occhi, sguardo di basilisco
(figurato) Che incutono terrore.
Biscia
Andare come una biscia all'incanto
Fare qualcosa contro voglia.
Procedere a biscia
Procedere zigzagando.
Bue
Il bue dice cornuto all'asino
Modo di dire usato per indicare la falsa accusa fatta da uno colpevole dell'accusa verso un innocente. In realtà spesso viene usata quando l'innocente così innocente non sembra essere.
Calabrone
Essere nero come un calabrone
Avere un colorito molto scuro.
(figurato) Essere di cattivo umore.
Cammello
Soffiare il naso ai cammelli
Fare una cosa inutile.
Canarino
Mangiare come un canarino
Mangiare molto poco.
Cane
Essere come un cane bastonato
Essere avvilito, mortificato.
Cane sciolto
Persona che opera al di fuori di qualsiasi organizzazione.
Essere fortunato come un cane in chiesa
Essere molto sfortunato.
Menare il can per l'aia
Significa discutere di qualcosa senza arrivare a una conclusione, cambiare discorso per non affrontare un argomento sgradito o, più in generale, tirare in lungo qualcosa per prendere tempo.
Potrebbe derivare dal portare il cane nel cortile gironzolando senza avere una meta, oppure dalla confusione creata dalla presenza di un cane in un'aia con altri animali.
Capra e simili
Questione di lana caprina
(figurato) Questione del tutto oziosa, futile.
Luogo, sentiero da capre
Luogo o sentiero molto ripido e scosceso, difficilissimo da percorrere.
Salvare capra e cavoli
(figurato) Trovare la soluzione a un problema in cui siano in gioco opposte esigenze, apparentemente inconciliabili fra loro.
Sei più scemo della capra dei pompieri
Il detto completo potrebbe essere: "sei più scemo della capra dei pompieri", che andava a brucare l'erba in Piazza Signoria, a Firenze.
Si tratta di un modo fiorentino per dare dello scemo a qualcuno. Sul sito dei pompieri di Firenze si riporta la storia, che riassumiamo. Una squadra di pompieri aveva adottato una capra, che manteneva nella vecchia sede fiorentina di Palagio di Parte Guelfa. La sede era vicino a piazza del Duomo, la capra quindi si aggirava per le vie limitrofe e, specialmente, brucava l'erba nelle piazze del centro e infastidiva le persone della zona. Per questi ultimi due motivi si era fatta la fama di "grulla".
Cavallo
Battere, correre la cavallina
(figurato) Condurre una vita dissoluta, dedita ai piaceri e alle avventure amorose.
Febbre da cavallo
Febbre molto violenta.
Dose da cavallo
Di medicinali o altro, dose esagerata, eccessiva.
Cavallo di battaglia
(figurato) Pezzo in cui un attore o un cantante dà miglior prova della propria abilità.
(estensione) L'attività, la disciplina in cui si eccelle.
Cavallo di razza
(figurato) Persona dotata di grandi qualità nel campo in cui opera.
Cavallo di ritorno
(figurato) Notizia che riappare sui giornali dopo essere stata pubblicata e smentita.
Andare col cavallo di san Francesco
(figurato) Andare a piedi.
Cavallo di Troia
Dal cavallo di legno, con cui i greci penetrarono nella città di Troia.
(figurato) Inganno, tranello, macchinazione.
Essere a cavallo
(figurato) Aver superato la parte più ardua di una prova; essere certi di raggiungere lo scopo desiderato.
Passare in cavalleria
Si dice di un oggetto sparito, perché prestato e mai più restituita o perché trafugato, oppure di qualcosa che non interessa più, perché ha esaurito velocemente il suo compito oppure perché sono cambiati i piani.
Deriva dal gergo militare, probabilmente per la velocità della cavalleria rispetto alla fanteria a colpire il nemico e fuggire.
Darsi all'ippica
È un'esortazione che si rivolge a chi non è adeguato al compito che deve affrontare, consigliandogli in questo modo di cambiare attività.
Sembra che sia nata in epoca fascista, quando Achille Starace, gerarca fascista, arrivando tardi a un convegno di medicina spiegò che ciò era dovuto alla sua cavalcata quotidiana. Il gerarca apostrofò i medici irritati esortandoli a fare una vita meno di studio e più di attività fisica con la frase: "Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all'ippica".
Cavalletta
Essere come le cavallette, peggio delle cavallette
Detto di persona estremamente fastidiosa e invadente.
Cicala
Fare come la cicala
Consumare ciò che si ha, vivere alla giornata senza pensare al futuro, come la cicala della favola di La Fontaine.
Cicogna
È arrivata la cicogna
È nato un bambino. Deriva da una leggenda nordica secondo la quale la cicogna porta i neonati nelle case.
Cigno
Canto del cigno
Da un'antica leggenda secondo cui il cigno, prima di morire, intonerebbe un canto estremamente dolce.
(figurato) L'ultima e migliore opera di un artista.
(estensione) L'ultima opera pregevole di una persona le cui azioni e decisioni abbiano particolare rilievo politico, sociale o simili.
Coccodrillo
Lacrime di coccodrillo
(figurato) Pentimento tardivo, dalla falsa credenza che il coccodrillo pianga dopo aver divorato una preda.
Portare coccodrilli in Egitto
Fare una cosa inutile.
Colombo
Tirare sassi in colombaia
(figurato) Arrecare danno a sé stessi o ai propri amici.
Corvo
Corvo, uccello del malaugurio
Persona con fama di iettatore.
Elefante
Avere una memoria da elefante
Avere un'ottima memoria.
Fare di una mosca un elefante
(figurato) Esagerare molto i fatti.
Essere come un elefante in un negozio di porcellane
Essere goffo nei movimenti, scoordinato e pasticcione.
Avere il tatto di un elefante
Essere privo di tatto, senza diplomazia.
Falco
Avere occhi di falco
Avere un'ottima vista.
Avere occhi dallo sguardo vivo e penetrante.
Farfalla
Andare a caccia di farfalle, correr dietro alle farfalle
Perder tempo in cose futili.
Formica
Avere un cervello di formica
Essere di scarsa intelligenza.
Mangiare come una formica
Mangiare molto poco.
Camminare a passi di formica
Camminare molto lentamente.
Fare come la formica
Risparmiare pensando al futuro.
Fringuello
Cantare come un fringuello
Cantare gioiosamente, con voce chiara e limpida.
Orbo come un finch
È un'espressione dialettale trentina. Fink significa fringuello in tedesco (trattasi di eredità linguistica della dominazione austro-ungarica).
Questi poveri uccellini venivano crudelmente accecati per migliorare la loro attività canora.
Gallo, gallina, pollo e pulcino
Al canto del gallo
All'alba.
Fare il gallo
(figurato) Imbaldanzirsi; anche, essere fastidiosamente galante con le donne.
Vispo come un gallo
(figurato) Detto di uomo vivace e intraprendente con le donne.
Andare a dormire con le galline, svegliarsi con le galline
(figurato) Significa la sera coricarsi presto e la mattina svegliarsi all'alba.
La gallina dalle uova d'oro
Significa qualcosa o qualcuno che è una fonte inesauribile di ricchezza.
Il detto deriva da una fiaba, attribuita a Jean La Fontaine, dove dei contadini hanno la fortuna di avere tra le proprie galline un animale che produce uova d'oro. Essere una gallina dalle uova d'oro non è positivo, poiché questa viene uccisa dai contadini ingordi.
Andare, essere a pollaio
(popolare) Andare a dormire, dormire.
Scopare il pollaio
Rubare.
Alzarsi, andare a letto coi polli
Alzarsi o coricarsi molto presto.
Conoscere i propri polli
Sapere molto bene con chi si ha a che fare.
Far ridere i polli
Comportarsi in modo ridicolo, balordo.
Portar polli
Fare il mezzano in amori.
Avere il cervello di una gallina
Essere stupido, sciocco, superficiale.
Pelare, spennare il pollo
Togliere a qualcuno tutto ciò che possiede, specialmente tramite giochi, scommesse e simili.
Essere un pulcino bagnato
Si dice di persona molto timida e impacciata.
Essere un pulcino nella stoppa
Si dice di chi non sa trarsi d'impaccio.
Gambero
Rosso come un gambero
Assai rosso in volto, per lo più per vergogna.
Camminare come un gambero
Non fare progressi, regredire in un'attività.
Gatto
Avere una bella gatta da pelare
Avere un difficile problema o una difficile situazione da trattare, una seccatura.
Insegnare ai gatti ad arrampicare
Volere insegnare qualcosa a chi la conosce bene.
Attaccare il campanello al collo dei gatti
Tentare un'impresa impossibile.
Essere quattro gatti
Essere poche persone.
Non c'è trippa per gatti
Significa che non c'è alcuna possibilità di ottenere ciò che si chiede. La spiegazione del detto è così riportata da Wikipedia.
--- Un aneddoto ormai famoso narra che, neoeletto sindaco [di Roma], a [Ernesto] Nathan venne sottoposto il bilancio del comune per la firma. Nathan lo esaminò attentamente e, quando lesse la voce "frattaglie per gatti", chiese spiegazioni al funzionario che gli aveva portato il documento. Egli rispose che si trattava di fondi per il mantenimento di una nutrita colonia felina che serviva a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi capitolini. Nathan prese la penna e cancellò la voce dal bilancio, spiegando al suo esterrefatto interlocutore che d'allora in avanti i gatti del Campidoglio avrebbero dovuto sfamarsi con i roditori che avevano lo scopo di catturare e, che nel caso di topi non dovessero trovarne, sarebbe venuto a cessare anche lo scopo della loro presenza. Da questo episodio deriverebbe il detto romanesco Nun c'è trippa pe' gatti. ---
Giaguaro
Amico del giaguaro
(scherzoso) Si dice di chi, parlando o agendo, dimostra di parteggiare per gli avversari del proprio amico piuttosto che per l'amico stesso.
Grillo
Andare a sentire cantare i grilli
Morire.
Leone
Riconoscere l'unghia del leone
Significa riconoscere in un'opera lo stile di un autore.
Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora
È un modo di dire dell'epoca fascista, quando veniva esaltato l'atto eroico e si disprezzava la comune esistenza.
Non staremo qui a citare la terza via proposta da Massimo Troisi: cinquanta giorni da orsacchiotto.
Avere un coraggio da leone
(figurato) Essere molto coraggioso.
Leopardo
A pelle di leopardo
A chiazze, a macchie, rado.
Passo del leopardo
(militare) Movimento eseguito mantenendo il corpo appiattito e strisciando con il ventre a terra.
A macchia di leopardo
Non uniforme, e senza un piano logico comprensibile.
Lince
Occhi di lince
Occhi acuti e penetranti.
Essere una lince
(figurato) Si dice di persona dalla vista acutissima o di ingegno perspicace.
Lumaca
Essere una lumaca
Essere lentissimo: quel treno è una lumaca.
Lupo
Tenere il lupo per gli orecchi
Significa trovarsi in una situazione pericolosa.
Mangiare come un lupo
Mangiare molto e avidamente.
Lupo mannaro
(popolare) Licantropo; per estensione, mostro feroce, spauracchio.
In bocca al lupo!
(figurato) Augurio per chi deve affrontare una prova pericolosa o di esito incerto.
L'augurio sembra derivare dalla frase di scambiata tra i cacciatori di trovarsi di fronte alla preda per poterla uccidere. Secondo un'altra ipotesi è invece un augurio scaramantico: poiché essere in bocca al lupo significa essere nei guai (vedi il detto sotto), è proprio ciò che si augura, affinché l'altro risponda, nella tradizione, crepi il lupo!
Andare, finire, mettersi in bocca al lupo
(figurato) Andare proprio nelle mani del nemico, nei guai.
Chi pecora si fa il lupo se lo mangia
Contro i violenti non è efficace essere remissivi, poiché il danno è maggiore del vantaggio.
Il lupo e l'agnello
(figurato) Si dice per rappresentare la situazione in cui il debole, pur avendo ragione, deve cedere alla violenza del forte.
Andare come l'agnello tra i lupi
(figurato) Disarmato in mezzo ai violenti.
Tempo da lupi
Tempo pessimo, burrascoso.
Avere visto il lupo
Rimanere senza voce, come dopo uno spavento.
Lupus in fabula [pronuncia 'lupus in'fabula]
Locuzione latina; propriamente 'il lupo nella favola'.
Espressione proverbiale che si usa quando si tronca il discorso al sopraggiungere della persona di cui si stava parlando. Più in generale, si usa per sottolineare l'improvvisa comparsa della persona della quale si stava parlando.
Sembra che derivi da un'antica leggenda secondo la quale chi avesse guardato negli occhi un lupo sarebbe diventato improvvisamente muto; un'altra spiegazione è la fa derivare invece dalla capacità leggendaria che avrebbero il lupo e altri animali di comparire se nominati.
Maiale, porco
Fare i propri porci comodi
Essere totalmente incurante degli altri.
Gettare le perle ai porci
Fare favori o dare cose pregiate a chi non le sa apprezzare o non le merita.
Marmotta
Dormire come una marmotta
(figurato) Dormire a lungo, profondamente.
Merlo
I giorni della merla
Sono i giorni 29, 30 e 31 gennaio, ritenuti per tradizioni i più freddi dell'anno.
Il detto deriva da una leggenda che narra di una merla coi propri piccoli che, sorpresi dal freddo dei giorni di fine gennaio, si ripararono in un camino. Gli uccelli, che erano completamente bianchi, uscirono a febbraio dal rifugio con le piume completamente nere, e così rimasero da allora.
Mosca
Essere una mosca bianca
(figurato) Si dice di persona o cosa rarissima.
Non farebbe male a una mosca
(figurato) Si dice di persona molto mite.
Restare con un pugno di mosche
(figurato) Restare deluso, non aver ricavato il minimo profitto da qualcosa.
Far saltare la mosca al naso
(figurato) Far perdere la pazienza, provocare uno scatto di collera.
Mosca!
Zitto e mosca!
(famigliare) Silenzio!
Detto derivato da "non voglio sentire volare una mosca".
Moscerino
Montare, fare montare i moscerini al naso
(figurato) Adirare o provocare.
Mulo
Essere duro, ostinato, cocciuto come un mulo, essere un mulo, fare il mulo
(figurato) Si dice di persona testarda.
Lavorare come un mulo
Lavorare molto.
Calcio del mulo
(figurato, raro) Disprezzo o l'ingratitudine verso chi, prima potente, è caduto in basso.
Nottola
Portar nottole ad Atene
Fare una cosa inutile, poichè ad Atene ci sono proverbialmente molte nottole.
Il proverbio dice: Non portar nottole ad Atene; infatti sarebbe ridicolo chi ne portasse dove ce n'è tante (Luciano di Samosata).
Oca
Avere, far venire la pelle d'oca
Rabbrividire, far rabbrividire, per il freddo o l'emozione.
Ecco fatto il becco all'oca
(scherzoso) Si dice quando si è completato un lavoro.
Avere il cervello di un'oca
Essere stupido, sciocco, superficiale.
Fare le ochette
Detto del mare mosso quando la cresta delle onde si frange per il vento in una spuma bianca.
Orso
Vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso
Disporre di una cosa prima che la si abbia in possesso.
Ostrica
Stare attaccato a qualcuno (o qualcosa) come l'ostrica allo scoglio
Non separarsene o non lasciarsene mai separare.
Pavone
Coprirsi delle penne del pavone
Farsi bello di meriti non propri.
Pecora e agnello
Ritornare all'ovile, ricondurre all'ovile
(figurato) Ritornare a casa, in famiglia o in un'organizzazione, a un'ideologia che era stata abbandonata, o anche a un'attività consueta, a una condotta corretta e simili.
Chi pecora si fa il lupo se lo mangia
Contro i violenti non è efficace essere remissivi, poiché il danno è maggiore del vantaggio.
Il lupo e l'agnello
(figurato) Si dice per rappresentare la situazione in cui il debole, pur avendo ragione, deve cedere alla violenza del forte.
Andare come l'agnello tra i lupi
(figurato) Disarmato in mezzo ai violenti.
Pesce
Fare il pesce in barile
(figurato) Mostrare indifferenza, comportarsi con neutralità, non assumere una posizione definita.
Sentirsi un pesce fuor d'acqua
Essere a disagio in una situazione.
Non sapere che pesci prendere
Essere indecisi.
Prendere a pesci in faccia
Significa trattare malamente, senza rispetto.
Sembra che derivi dall'antica usanza vichinga di schiaffeggiare pubblicamente i traditori e le persone indegne, ma di ciò non siamo sicuri.
Piattola
Avere il sangue di piattola
Detto di persona vile.
Piccione
Tirare sassi in piccionaia
Provocare scompiglio, trambusto, causando danno ad altri o a se stessi.
Prendere due piccioni con una fava
Ottenere due risultati in una sola volta.
Tubare come due piccioni
Si dice di due innamorati che amoreggiano teneramente.
Pulce
Essere noioso come una pulce
Essere molto noioso.
Mettere la pulce nell'orecchio
Insinuare un dubbio, un sospetto in qualcuno.
Fare le pulci a qualcuno
Ricercarne i difetti e gli errori con spirito eccessivamente critico e malevolo.
Fare gli occhi alle pulci
Essere molto abile.
Quaglia
Salto della quaglia
(figurato) Scavalcamento delle posizioni politiche e ideologiche di un partito da parte di un altro.
(estensione) Passaggio di una persona politica da un partito o ideologia a un altro contrapposto al primo.
Inoltre indica, tra i giovani, la pratica contraccettiva del coito interrotto.
Ramarro
Essere verde come un ramarro
Si dice di persona dal colorito verdastro.
Ragno
Stare come i ragni la vigilia di Pasqua
Essere in una pessima situazione.
Non cavare un ragno dal buco
Significa non raggiungere alcun risultato.
Rana
Cantare come una rana
(figurato) Cantare in modo stonato.
Gonfio come una rana
(figurato) Si dice di persona boriosa, tronfia.
L'allusione è alla favola di Esopo in cui la rana, per raggiungere la grossezza del bove, si gonfiò fino a scoppiare.
Dare da bere alle rane
Volere insegnare qualcosa a chi la conosce bene.
Rospo
Fuori il rospo!, sputa il rospo!
Si dice per invitare una persona a dire qualcosa che vorrebbe tacere.
Ingoiare un rospo
Essere costretti a tollerare una cosa sgradita.
Scimmia
Fare la scimmia a qualcuno
Imitare qualcuno in quello che fa, che dice; scimmiottarlo.
Dire l'orazione della scimmia
(scherzoso) Brontolare tra sé per protesta.
Scricciolo
Mangiare quanto uno scricciolo.
Mangiare pochissimo.
Serpente, serpe
Nutrire, scaldare una serpe in seno
(figurato) Beneficare una persona che poi si rivelerà nemica, ingrata.
Struzzo
Avere lo stomaco di uno struzzo
Digerire ogni cosa, con riferimento all'abitudine che ha lo struzzo di ingerire qualsiasi cosa trovi.
Fare lo struzzo
Si dice di chi finge di ignorare una situazione difficile che invece dovrebbe affrontare. Deriva dalla credenza popolare che lo struzzo, di fronte al pericolo, nasconda la testa nella sabbia piuttosto che fuggire o tentare di far fronte alla situazione.
Tafano
Noioso come un tafano
Si dice di persona molesta e petulante.
Talpa
Vederci come una talpa
Essere molto miope.
Avere il cervello di una talpa
Essere tardo, ottuso.
Tigre
Cavalcare la tigre
(figurato) Essere costretto ad affrontare una situazione pericolosa, rischiosa.
Tigre di carta
Nemico solo apparentemente temibile.
Topo, sorcio
Far vedere i sorci verdi a qualcuno
(figurato famigliare) Fare spaventare qualcuno, metterlo in seria difficoltà.
Essere un topo di biblioteca
Significa essere un frequentatore di biblioteche, o in senso figurato essere un avido lettore di libri. Curiosamente, in inglese continua ad essere un animale di dire: si dice infatti bookworm, verme dei libri, o meglio pidocchio dei libri.
Fare di un topolino una montagna
Significa ingrandire e drammatizzare un problema fino a renderlo enorme.
La montagna ha partorito un topolino
Si dice quando c'è una evidente sproporzione tra il grande sforzo profuso e il deludente risultato ottenuto.
Far la fine del topo
Restare intrappolato, finire in una situazione senza scampo.
Bagnato come un topo
Con i capelli bagnati di pioggia.
Triglia
Far l'occhio di triglia
(figurato scherzoso) Guardare con occhio languido, da innamorato.
Uccello
Non uccellare a pispole
Significa non perdere tempo per cose o argomenti infimi, quindi di nessuna importanza.
La pispola è un uccellino assai piccolo e piumatissimo, per cacciarlo si consumano molti proiettili, si perde tempo e, se anche lo si cattura, non vale la spesa di pulirlo e di cuocerlo.
Essere uccel di bosco
Significa essere fuggiasco, una persona che si è data alla macchia, irreperibile.
A volo di uccello
Significa dall'alto, con un'ampia visuale, oppure, in modo figurato, in modo globale, generale e rapido.
Vacca, toro, bue, vitello
Vacche grasse, vacche magre
Sono simboli rispettivamente dei periodi di abbondanza e di carestia.
I modi di dire fanno riferimento al sogno che il Faraone racconta a Giuseppe riportato nella Bibbia nel libro della Genesi.
Andare in vacca
Sta a indicare quando i bachi da seta si ammalano e non fanno il bozzolo.
(regionale) Riferito a persona: non avere più voglia di lavorare; riferito a progetto: andare a vuoto, non avere esito; detto del tempo: guastarsi, rannuvolarsi.
Prendere il toro per le corna
Affrontare in modo deciso e diretto una situazione difficile.
Tagliare la testa al toro
Troncare di netto una questione, risolverla in maniera decisa.
Uccidere il vitello grasso
Festeggiare sontuosamente un evento.
Lavorare, faticare come un bue
(figurato) Lavorare molto, senza pause. duramente.
Chiudere la stalla quando sono fuggiti i buoi
(figurato) Provvedere a risolvere un problema quando il danno è stato fatto.
Mettere il carro davanti ai buoi
(figurato) Parlare o agire in modo prematuro, dando per scontato un risultato ancora non conseguito.
Parco buoi
Insieme di coloro che, privi delle adeguate competenze tecniche, investono i propri soldi in borsa attratti dal miraggio di facili guadagni.
Verme
Strisciare come un verme
Umiliarsi o adulare indecorosamente.
Nudo come un verme
Completamente nudo.
Sentirsi un verme
Provare un forte sentimento di inferiorità di fronte a qualcuno o di rimorso per qualcosa di mal fatto.
Vespa
Suscitare un vespaio
Suscitare una reazione clamorosa, un coro di proteste, una grande quantità di commenti e di critiche.
Volpe
Fare come la volpe con l'uva
Si dice di chi disprezza ciò che vorrebbe avere ma che non può ottenere, con riferimento alla nota favola di Esopo.
Latte di volpe
Pane e volpe
Con le locuzioni "avere bevuto latte di volpe" e "avere mangiato pane e volpe" si intende essere estremamente furbi.
In realtà la maggior parte delle volte le frasi sono utilizzate in modo sarcastico, con il significato opposto.
Derivano dalla credenza popolare, derivata probabilmente dalle favole di Esopo, che la volpe sia un animale di grande astuzia e dai mille trucchi e risorse.
Ultimo aggiornamento: 8 agosto 2016.