Il codice da Vinci di Dan Brown
Questo libro mi ha affascinato. Forse dire che è il libro più sopravvalutato degli ultimi tempi non è sbagliato. È scritto (o almeno tradotto) da cani, senza assolutamente alcuna intenzione artistica, ma ciò che più mi ha colpito è l'assoluta stupidità dell'autore. Brown doveva scrivere di persone intelligenti, Sauniere, Langdon, Neveu, però non ha scritto una sola cosa intelligente in tutto il libro. Gli esperti di crittografia e di simboli impiegano ore a capire che una serie di numeri è la serie di Fibonacci, spendono pagine per risolvere un anagramma, lo stesso Sauniere utilizza la serie di Fibonacci come codice segreto della cassetta di sicurezza perché tanto "quando la sequenza [di Fibonacci] era scritta senza staccare i numeri, era virtualmente irriconoscibile".
Ma scherziamo? Questa è l'intelligenza di chi protegge e di chi cerca il sacro Graal? Una vera lotta tra titani.
Ma la cosa più divertente è che Brown si rende conto di non essere all'altezza dei suoi personaggi, e allora scrive: "la sorpresa che le aveva causato l'anagramma era pari solo alla vergogna per non essere riuscita a decifrare il messaggio. L'abitudine di Sophie alle analisi crittologiche complesse le aveva fatto trascurare i semplici giochi di parole, eppure sapeva che avrebbe dovuto accorgersene".
Tutti gli enigmi sono presentati come difficilissimi, il lettore li risolve nello stesso tempo che impiega per leggerli e, dopo cinque pagine gli viene presentata la soluzione come se fosse dovuta a un lampo di genio dei personaggi. Un esempio? Quattro pagine per capire che un testo apparentemente incomprensibile era semplicemente scritto da destra a sinistra, come usava Leonardo (ma dai, incredibile). Oppure tredici pagine per capire che la stella di Davide è composta da due triangoli, uno con il vertice verso l'alto e l'altro con il vertice verso il basso (pazzesco, ma guarda tu).
Infine mi sembra particolarmente strano un fatto: se il romanzo ha avuto una tale successo significa che tratta di argomenti che interessano molta gente. Ma se la gente è interessata a questi argomenti, è possibile che non conosca l'origine leggendaria dei Merovingi? Che non abbia mai sentito parlare dei vangeli apocrifi o del Sacro Graal e delle molteplici teorie su di esso costruite? Che si stupisca per questa macedonia di miti e cultura da rivista patinata? L'autore, tra l'altro, riesce anche a citare di passaggio Koyaanisqatsi, chissà da dove l'ha letto.
Insomma, in conclusione, Brown è un genio perché tutti leggono e parlano del suo libercolo. Io, ci tengo a sottolinearlo, almeno non l'ho comprato: me lo sono fatto prestare.
Pubblicato il 31 luglio 2005.
La controrecensione del Codice da Vinci - di Mauro Cociglio
Hai ragione, il Codice da Vinci non è un capolavoro, ma è tutt'altro che orripilante. Anzi io, che non sono un lettore particolarmente selettivo, l'ho trovato discreto, anche se certamente non è il Nome della Rosa. Sicuramente è stato scritto per essere un betseller, quindi in modo semplice, con una trama avventurosa e ricca di colpi di scena (anche se alcuni, hai ragione, un po' prevedibili). Però le idee, anche se non originali, sono stimolanti e alcuni giochini divertenti. Le particolarità dell'ultima cena di Leonardo ad esempio (San Giovanni al femminile, la mano in più) le ho trovate interessanti e curiose e mi hanno fatto riprendere in mano il mio vecchio libro di arte delle superiori per controllare se fossero vere. È sicuramente un polpettone senza grosse pretese culturali, Dan Brown ci mette dentro di tutto, da "Eyes wide shut" alla Walt Disney, ma alla fine acchiappa il lettore medio (che poi andrà a cercare il cenacolo leonardesco al Louvre, come pare sia effettivamente successo, ma questo non è colpa di Brown).
Potrei definirlo addirittura un libro educativo, sulla falsariga di Harry Potter (spero di non offendere i suoi affezionati lettori adulti, tra cui ci sono anch'io), che avvicina alla lettura, alla storia e all'arte persone che abitualmente non ne sono interessate.
Se qualcuno, traviato dal Codice da Vinci, avesse poi anche letto Angeli e Demoni sarei interessato ad un parere.
Pubblicato il 7 agosto 2005.
Il riassunto del Codice da Vinci - di Maranza
Vi propongo un bignami del Codice da Vinci molto divertente all'interno del sito di un tale Maranza.
Buon divertimento.
www.maranza.com/davincicode/index.htm
Pubblicato l'11 settembre 2005.