ALIMENTI AVARIATI
Nelle Marche una mozzarella rosa
Forse un errore di conservazione
Il prodotto era stato acquistato a Senigallia nel supermercato di una catena tedesca. Fra il 18 e il 23 agosto vendute almeno 500 confezioni, ma non c'è stata nessun'altra segnalazione. Il dirigente veterinario: "Non c'è motivo di preoccuparsi". La Cia: "I 'falsi allarmi' ci sono costati già 15 miliardi di euro""
SENIGALLIA (An)
- Ancora latticini colorati, questa volta a Senigallia, in provincia di
Ancona, dove una famiglia di turisti si è ritrovata con una mozzarella
rosa nel frigorifero. Dopo quella blu, in effetti, non poteva mancare la
variante rosata, acquistata nel supermercato di una catena tedesca,
che, appena ricevuta la segnalazione, ha ritirato tutte le confezioni
dai banchi frigo. Questa volta però non è detto che la colpa sia della
casa produttrice ed è probabile che la singolare colorazione sia dovuta
alla cattiva conservazione.
''Il turista ha comprato la
mozzarella il 18 agosto - spiega Giorgio Graziosi, dirigente veterinario
del Asur Zt 4 - e ne ha mangiata una metà il 20 per poi conservarla in
un'altra vaschetta. Quando lunedì è andato a riprenderla la mozzarella
era diventata rossa. E' probabile che si tratti dell'azione di un
batterio, ma non possiamo sapere se questi provengano dal frigorifero''.
Nel
lasso di tempo fra il 18 e il 23 agosto (giorno in cui il supermercato
ha ritirato il prodotto), sarebbero state vendute almeno altre 500
confezioni. Ma non c'è stata nessuna altra segnalazione. ''Non c'è
motivo per cui allarmarsi - osserva Graziosi - è bene che le persone
sappiano che possono continuare a mangiare tranquillamente le
mozzarelle''.
Dello stesso avviso la Cia, confederazione italiana
agricoltori, che denuncia: ''Sulla mozzarella in Italia si sta creando,
tra i consumatori, un pericoloso clima da caccia alle streghe. In
Italia si produce
della straordinaria mozzarella di latte vaccino come di bufala. Il
prodotto in commercio è generalmente ottimo, sottoposto a rigidissimi
controlli degli organismi preposti e vanto dell'agroalimentare nostrano
nel mondo''.
"Oggi - prosegue la Cia - la mozzarella rosa, ieri
quella blu e domani, forse, quella fosforescente rappresentano solo casi
isolati e infinitesimali rispetto al volume del prodotto in commercio.
Tra l'altro, tutte le anomalie sono prontamente individuate e sottoposte
ad analisi molto serie. La ricaduta negativa, tutta a discapito dei
produttori che operano nella qualità, di un discredito generalizzato sul
prodotto mozzarella costa milioni di euro, in termini di mancata
vendita''.
E' chiaro, sottolinea la Cia, che, ''qualora si
dimostrasse un comportamento, da parte di operatori senza scrupoli, di
un attentato alla sicurezza alimentare dei consumatori, questi dovranno
essere perseguiti dalla legge con veemenza. Resta il fatto che i 'falsi
allarmi' su produzioni alimentari italiane sono costati al settore già
15 miliardi di euro, dal 1990 ad oggi''.
(26 agosto 2010) © Riproduzione riservata