Pubblicato su www.parolata.it

 

Settantaduesima storia ribollita

di chinalski

Ribollita in pillole

Prima pillola

Lovecraft era sindaco di San Paolo del Brasile da 25 anni ed era a capo di una rete di conoscenze che gli permetteva di spadroneggiare sulla popolazione terrorizzata. I suoi maggiori interessi erano il sesso, i viaggi e la gloria. Quando lesse che in Africa era stato scoperto un uomo scimmia fu molto interessato e inviò la sua preferita, Moana Pozzi, per prelevarlo e portarglielo a San Paolo. La Pozzi raggiunse Tarzan ed ebbe con lui molteplici rapporti sessuali, tanto che Tarzan, da selvaggio che era, grazie alla frequentazione della donna divenne un uomo educato e presentabile nella società cosidetta civile. Tarzan e Moana si sposarono. Al ritorno a San Paolo Lovecraft desiderava giacere con Moana Pozzi, ma Tarzan non glielo permise, e i due lottarono a lungo, finché si accorsero entrambi che la lotta non avrebbe avuto un vincitore: Lovecraft e Tarzan diventarono così buoni amici.

Seconda pillola

Quando Lovecraft decise di avere bisogno di legname per perlinare la tavernetta decise che doveva essere il migliore al mondo e che sarebbero andati, lui e Tarzan, nel Garamba National Park a tagliarli e portarli a San Paolo. Tarzan cercò di dissuadere l'amico e anche la Fata Turchina, madre di Lovecraft, non era d'accordo con l'idea del figlio, ma l'uomo fu irremovibile e i due amici partirono per lo Zaire.
Arrivati al parco nazionale si trovarono a fronteggiare un gruppo di guardaparco. La lotta fu furibonda, e probabilmente Lovecraft e Tarzan avrebbero avuto la peggio se non fosse stato per la Fata Turchina, che aveva inviato in aiuto del figlio una nave militare con degli elicotteri che riuscirono a debellare i guardaparco. Al ritorno a San Paolo con il legname rubato Lovecraft fu notato da Letizia Moratti, che si innamorò perdutamente del sindaco per la sua bellezza e il suo coraggio e gli offrì la sua compagnia. Lovecraft però la rifiutò, conoscendo alcuni pericolosi costumi sessuali della donna.

Terza pillola

Letizia si offese per il rifiuto e scatenò contro Lovecraft e Tarzan il Leoncavallo, un coacervo di ragazzetti con i capelli verdi a cresta, molto rumorosi e puzzolenti. I ragazzetti del Leoncavallo riuscirono a manomettere tutte le condutture di San Paolo, lasciando quindi la popolazione senza acqua e gas. Lovecraft e Tarzan combatterono furiosamente, riuscendo infine a eliminare il Leoncavallo e a rimettere in funzione i servizi di fornitura di acqua e gas della città.
Il consiglio di sicurezza dell'ONU minacciò di pesanti sanzioni Tarzan per il comportamento fuorilegge, in particolare per l'uccisione dei guardaparco e dei ragazzetti. Tarzan inizialmente se la prese con Moana Pozzi, responsabile di averlo portato via dalla foresta, poi capì che la donna non era la causa delle sue disgrazie e le chiese perdono. Tarzan, dispiaciuto per le sanzioni minacciate dall'ONU, si ammalò e si ridusse in fin di vita, mentre l'amico Lovecraft fece il possibile affinchè fosse curato al meglio, anche corrompendo con doni i dottori.

Quarta pillola

Per aiutare l'amico malato Lovecraft decise di recarsi in visita da Homer e Marge Simpson, le uniche due persone ad avere attraversato indenni i vari processi di Mani Pulite e, grazie a questo, ritenuti degli intoccabili e amatissimi dalla gente. L'obiettivo del viaggio era di trovare il modo di rendere immune il suo amico dalle malattie e dalla morte. Durante il viaggio incontrò il Golem e, ritenendolo una minaccia, lo uccise; quando raggiunse poi il tenente Colombo, l'intermediario che l'avrebbe accompagnato dai coniugi, scoprì che il Golem era l'unico che avrebbe potuto aiutarlo ad attraversare il mare e raggiungere l'isola dei Simpson. Fortunatamente, con l'aiuto del tenente, riuscì ugualmente a raggiungere in barca l'isola dove viveva la coppia.

Quinta pillola

Lovecraft chiese ai due come poteva fare per diventare come loro. Homer disse che doveva prima superare una prova: leggere tutto il Foglio di Giuliano Ferrara prima che uscisse in edicola l'edizione successiva. Lovecraft iniziò baldanzoso ma dopo tre minuti cadde addormentato. Dormì ininterrottamente sei giorni, durante i quali Marge ogni mattina comperava un numero del giornale e glielo deponeva a fianco. Quando Lovecraft si svegliò si rese conto di avere fallito la prova: Homer si infuriò e avrebbe voluto immediatamente rimandarlo indietro a San Paolo, ma la moglie chiese che comunque fosse premiato per il lungo viaggio intrapreso per incontrarli. Homer si lasciò convincere e decise di aiutarlo: gli indicò una beauty farm dove lavorava il famoso chirurgo estetico Umberto Scapagnini che, con le iniezioni di Botox, faceva miracoli e avrebbe forse potuto migliorare la situazione di Tarzan. Lovecraft si recò immediatamente dal chirurgo e gli offrì un mucchio di soldi affinché lo seguisse a casa dall'amico malato: il chirurgo accettò ma, durante il viaggio di ritorno, incontrò Cher, vestita pochissimo di pelle di pitone, e fuggì con la cantante abbandonando il sindaco.

Lovecraft, disperato, tornò col tenente Colombo a San Paolo dall'amico malato, per scoprire che Tarzan era morto.

Soluzione.

 

Pubblicata il 28/5/2007.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
Creative Commons License La Parolata e i suoi contenuti sono pubblicati sotto licenza Creative Commons.