Caro direttore,
ho deciso a scrivere al suo giornale per raccontare cosa è capitato alla mia famiglia. Sono una moglie e una mamma che si è dedicata completamente ai suoi cari, marito e figlio. Abbiamo una bella casa, ben arredata, mio marito guadagna bene e viviamo agiatamente. Tutti in famiglia siamo contenti del nostro governo e della nostra nazione, e siamo fieri di essere ciò che siamo.
Mio figlio ha diciannove anni e abita, o meglio abitava, con noi. Aveva la sua cameretta, andava a scuola con profitto, studiava tutti i pomeriggi, addirittura la sera spesso andava a lavorare per guadagnare qualche soldo per le sue piccole spese, per comprarsi qualche disco, perché la musica è l'unico suo svago, e per non pesare sulla famiglia, insomma, un vero angelo.
Poi, tutto a un tratto, non so come, non so cosa, la polizia dice che ha fatto delle cose brutte, che ha rubato, che è entrato in casa della gente, e lo mettono in galera.
Mi è crollato il mondo addosso. Il mio figlioletto non aveva fatto quelle cose brutte, glielo assicuro, erano sicuramente delle accuse false, magari dei suoi amici, dei poco di buono che non mi sono mai piaciuti.
Noi cosa dovevamo fare? Le ho detto che siamo una famiglia rispettabile, mio marito ha una solida posizione con grandi prospettive di carriera, insomma, non avevamo altra scelta. Non vediamo più nessuno dei vecchi conoscenti, non siamo mai andati a trovare mio figlio per non farci vedere in carcere, e mio marito ha pensato di affittare la camera di nostro figlio a un ospite, un bravo ragazzo, che paga tutte le settimane regolarmente, perché sa, i soldi non bastano mai e non si trovano sugli alberi.
Mio marito dice che era la cosa migliore da fare, e lui ha sempre ragione, io mi fido molto di mio marito, volevo sapere però anche il suo parere, signor direttore. Volevo anche chiederle cosa ne pensa di quella novità che pubblicizza il primo ministro in questi giorni alla televisione, quel metodo che farà ritornare buoni i criminali.
La ringrazio, un'affezionata lettrice.
Pubblicata il 29/1/2006.