Primo indizio
Si parla dello scontro di culture, di modi differenti di intendere il mondo, di diversi interessi e priorità. Il vecchio continente da una parte, con la sua storia millenaria, e il nuovo continente, con la sua energia e intraprendenza.
Secondo indizio
Tutto comincia con un trasloco, un'intera famiglia si trasferisce da un continente all'altro, trova alloggio e si stabilisce. Ma iniziano subito i problemi, come sappiamo. Si tratterà degli inglesi negli Stati Uniti che non riusciranno a integrarsi in una società così sradicata e sempre in movimento? O saranno gli americani in Inghilterra che si troveranno ingabbiati in un luogo che ha regole a loro sconosciute e che non comprendono?
Terzo indizio
Non date per scontato che la famiglia all'estero soccomba di fronte al paese ospite. Già, perché succede esattamente il contrario: sono proprio i nuovi arrivati che riescono a resistere a tutti i tentativi che vengono fatti per cacciarli. Sono proprio gli ospiti che fiaccano la volontà di chi non li vuole dove loro si sono installati. Gli attacchi che sono stati portati loro si erano sempre dimostrati eccezionali e di grande efficacia, ma chissà, il loro pragmatismo e la loro semplicità dovevano proprio avere la meglio su tutto quel vecchio armamentario.
Quarto indizio
Ma ricordate: non è stata una vittoria della superficialità sul passato, perché la vera vittoria non è stata di tutta la famiglia, ma solo della ragazzina. È stata la vittoria della sensibilità, dell'interesse per l'altro, della voglia di essere utili e di capire di più. E così anche questa storia può finire bene.
Quinto indizio: incipit
E dire che lo sapevano che si stavano ficcando in un guaio. Già, glielo avevano detto e ripetuto, addirittura chi era interessato a concludere l'affare con loro aveva avuto lo scrupolo di metterli ugualmente in guardia. Nessuno ci abitava più da tanto tempo, da quando anche gli ultimi inquilini erano fuggiti spaventati.
La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.
Soluzione
Il fantasma di Canterville, di Oscar Wilde.
Incipit reale
Quando il signor Hiram B. Otis, ministro degli Stati Uniti, acquistò Canterville Chase, tutti gli dissero che stava commettendo una gran sciocchezza, in quanto il luogo era senza dubbio infestato dagli spririti. Persino lo stesso Lord Canterville, che in materia d'onore era un uomo assai scrupoloso, si era sentito in dovere di accennare al fatto, quando giunse il momento di discutere le condizione di acquisto col signor Otis.
"Neppure noi vi abbiamo più abitato volentieri", disse Lord Canterville, "da quando la duchessa vedova del duca di Bolton, mia prozia, ebbe un attacco di nervi dal quale non riuscì più a rimettersi completamente, per colpa di due mani scheletriche che le si posarono sulle spalle mentre si stava vestendo per il pranzo; [...]".