Chiamatemi Raffaele

Trentaquattresimo incipit rovinato

Utili Divertenti Letterarie Sparse Novità

Primo indizio
Brutta la vita, comporta tanti problemi, tanti guai. Il mondo è cattivo con quelli come noi, ci odiano, ci maltrattano, e quel che è peggio, lo fanno solo per cattiveria, per farci soffrire, senza averne alcun vantaggio. Come quel cuoco, quella carogna: me ne ricorderò finché campo. Poi ci sono anche le cose belle, rare, della vita: qualcuno che ha cura di te, che ti ama per quello che sei senza chiedere nulla in cambio.

Secondo indizio
Ma una cosa bella la vita ce l'ha: che le cose cambiano, che possono peggiorare, ma anche migliorare. Io, ad esempio, ho avuto la fortuna di incontrare un signore, un vero signore, che mi ha salvato da una situazione davvero brutta: non so per quanto tempo sarei ancora riuscito ad andare avanti a quel modo.
Comunque, quel signore mi ha salvato e mi ha accolto nella sua casa. All'inizio tutto è stato perfetto: un posto caldo e asciutto, cibo, amore. Poi mi è successa una cosa strana, molto strana: mi sono addormentato che il signore e un suo amico mi giravano intorno, quando mi sono svegliato qualcosa era diverso in me.

Terzo indizio
Non posso stare qui a entrare nei particolari, mi è stato detto che si tratta di un concorso e che non devo dire troppo della mia storia, però ero proprio cambiato, fisicamente e anche mentalmente, pensavo delle cose che non avevo mai pensato prima. Ho iniziato una vita nuova, con interessi diversi: ad esempio mi sono perfino trovato un cognome, prima mi era sempre bastato il nome, non sentivo bisogno di altro. Avevo l'impulso ad agire in un modo che metteva in imbarazzo il signore che tanto bene mi aveva fatto, ma non potevo farne a meno. Lo vedevo depresso, si vede che qualcosa gli era andato storto, penso qualcosa che c'entrasse con me.

Quarto indizio
Una cosa era rimasta uguale della mia vita precedente, un odio, diciamo, un odio verso una categoria di esseri, per il resto, ve l'ho detto, tutto era cambiato. Ed era cambiato in peggio, almeno rispetto alla mia vita dopo avere incontrato il signore, tanto che ho iniziato ad avere dei problemi, oltre a causarne agli altri, fino al punto che il signore ha deciso a un certo punto, credo a malincuore, di riportarmi alla mia condizione originaria. E ha funzionato. Sono ritornato quello di una volta, anche esteriormente, e pensavo di nuovo come prima: ero tornato in pace con me stesso e col signore, che ora mi ama di nuovo per quello che sono realmente. Che bella vita questa, mica vero quello che dice la gente.

Quinto indizio: incipit
Ahiahiahiahiiii che brutta vita: freddo, acqua, fame, e cosa fa quel cretino del cuoco? Mi ustiona, mi brucia tutto, perché? Perché è un bastardo, niente di meno che un bastardo. E ora non mi rimane che lamentarmi dal dolore, che altro posso fare? Lo so da me che non serve a niente piangere, ma non ho nient'altro da fare, posso solo lamentarmi. Mondo infame.

La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soluzione
Cuore di cane, di Michail Bulgakov.

Incipit reale
U-u-u-u-u-hu-huh-huu! Oh, guardatemi, sto morendo. La bufera sotto il portone mi urla il deprofundis, e io ululo con lei. Sono perdutom perduto, Un mascalzone col berretto sudicio - il cuoco della mensa per l'alimentazione normale degli impiegati del Consiglio Centrale dell'Economia Nazionale - mi ha gettato addosso dell'acqua bollente e mi ha ustionato il fianco sinistro. Che serpe, e oltretutto è un proletario. Signore, Dio mio, che dolore! Fino alle ossa mi ha trapassato quell'acqua bollente. E adesso ululo, ululo, ma forse che ululare serve?

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
Creative Commons License La Parolata e i suoi contenuti sono pubblicati sotto licenza Creative Commons.