Chiamatemi Raffaele

Diciannovesimo incipit rovinato

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Primo indizio
Cioè, io me ne stavo bello tranquillo, sicuro di me, pacifico, e quella st... quella birichina ti tira fuori questa storia, questa cosa inventata. Ma come può essere una cosa così?

Secondo indizio
Ma se io faccio così? E se invece faccio cosà? Eh? Cosa ne dite? Cosa pensate? E ora? Siete stupiti, vero?

Terzo indizio
Ma non sarà che, tutto sommato, io, cioè, voi pensate che... perché mio padre voleva... E mia moglie? Eh? Mia moglie ha fatto sì che io... Ma allora io, forse...

Quarto indizio
Temo che, alla fine, una sola cosa si possa dire, ed è triste. Però, forse era giusto arrivare fino a questo punto, anche se, ora, qui, io, ero, sono, unico, diverso...

Quinto indizio: incipit
- Va tutto bene?
- Sì, certo, solo qui mi fa un po' male.
- Ah, non sarà nulla. Comunque, è storto.
- Come è storto?
- Sì, è storto, è sempre stato storto. Non te n'eri mai accorto?

La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soluzione
Uno, nessuno e centomila, di Luigi Pirandello.

Incipit reale
- Che fai? - mia moglie mi domandò vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
- Niente, - le risposi, - mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino.
Mia moglie sorrise e disse:
- Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
- Mi pende? A me? Il naso?
E mia moglie, placidamente:
- Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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