Chiamatemi Raffaele

Diciassettesimo incipit rovinato

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Primo indizio
Diciamo le cose come stanno: il titolo è una truffa. Dicono di venderti una cosa, poi te ne ritrovi tra le mani una diversa.

Secondo indizio
All'inizio non è che sia tutto rose e fiori: sono liti, e prese in giro, e anche di più. Il fatto è che il pivellino fa un po' troppo il furbo.

Terzo indizio
Però il pivello vuole entrare in un posto dove chi fa il furbo è ben visto, quindi tutto procede per il meglio.
Non stiamo qui ad analizzare le varie vicende che seguono questo inizio burrascoso, semplicemente diremo che le burrasche continueranno, non più tra i protagonisti, ma tra di loro uniti contro i nemici.

Quarto indizio
Al termine, ovviamente, tutto finisce bene: i cattivissimi sono puniti, e tanto, i mediamente cattivi si rivelano meglio di quanto sembrasse, i buoni sono premiati e il pivello promosso: ora il titolo è davvero sbagliato.

Quinto indizio: incipit
C'era un bel caos nel paesetto, e le femmine scappavano, e i bambini piangevano, e gli uomini si vestivano per andare a combattere, armati di ciò che avevano a disposizione, e andavano verso la locanda dove si assembrava, urlante, un mucchio di gente.

La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soluzione
I tre moschettieri, di Alexandre Dumas.

Incipit reale
Il primo lunedì del mese d'aprile del 1625, il borgo di Meung, dove nacque l'autore del "Romanzo della Rosa", sembrava essere in completa rivoluzione, proprio come se gli Ugonotti fossero giunti per fare di esso una seconda Rochelle. Molti abitanti, vedendo le donne fuggire dalla parte della Gran Via e sentendo i bimbi strillare sulle porte, si affrettavano a indossare la corazza e, rafforzando il loro coraggio alquanto dubbio con un archibugio o una partigiana, si dirigevano verso l'osteria del Franc-Meunier, davanti alla quale si pigiava, ingrossando di minuto in minuto, un gruppo di popolo compatto, rumoroso e curioso.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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