Primo indizio: incipit
Era un bravo ragazzo tedesco, di animo mite, di carattere dolce, di spirito semplice e molto giudizioso. Qualcuno diceva che era il figlio mai riconosciuto della sorella del padrone e di un buon gentiluomo che la donna non aveva voluto sposare poiché non ne conosceva completamente l'albero genealogico.
Secondo indizio
Del ragazzo abbiamo detto. Il suo insegnante è l'altro personaggio chiave della storia: un uomo che parla, pensa, discetta, spiega, analizza, rivolta, confuta, sostiene. Ma che non sempre convince, anche se dispiega tutte le sue arti retoriche per dimostrare ciò che, a volte, sembra essere indimostrabile.
Terzo indizio
Poi c'è la donna amata, colei che è causa per la quale il nostro mite ragazzo si getta nelle avventure, viaggia nel mondo, rischia la vita e, perfino, uccide. Ma tutto va bene, alla fine, tutto si aggiusta. O no?
La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.
Soluzione
Candido o l'ottimismo, di Voltaire.
Incipit reale
Viveva in Westfalia, nel castello del barone di Thunder-te-tronckh, un ragazzo a cui la natura aveva fatto dono di un dolcissimo carattere. Il suo aspetto denunciava la sua anima. Univa un notevole giudizio allo spirito più semplice, e per questo, credo, era chiamato Candido. I vecchi domestici della casa sospettavano che fosse il figlio della sorella del barone e di un buono e onesto gentiluomo dei dintorni, che la signorina non aveva mai voluto sposare, perché egli aveva potuto provare solo settantun quarti, mentre il resto del suo albero genealogico era andato perduto col tempo.